Cos’è la Value Chain?

Il concetto di Value Chain (catena del valore) rappresenta l’insieme delle attività che un'azienda svolge per creare valore per i propri clienti.
Essa comprende sia le attività primarie (approvvigionamento, produzione, logistica, marketing e post-vendita) che quelle di supporto (infrastruttura, risorse umane, tecnologia e approvvigionamenti).

Negli ultimi anni, il concetto si è evoluto per includere anche la sostenibilità e la responsabilità aziendale, in risposta alle crescenti normative e aspettative degli stakeholder.

La Value Chain negli Standard ESRS e VSME.

L'Unione Europea ha introdotto i European Sustainability Reporting Standards (ESRS) per regolamentare il reporting di sostenibilità delle imprese, e i Voluntary SME Standard (VSME) per fornire linee guida semplificate alle PMI.

Negli ultimi anni, il concetto si è evoluto per includere anche la sostenibilità e la responsabilità aziendale, in risposta alle crescenti normative e aspettative degli stakeholder.

Gli Standard ESRS e la Value Chain.

Gli ESRS pongono un’enfasi particolare sulla Value Chain per garantire trasparenza e accountability lungo tutta la filiera. Le aziende devono:

    • Identificare e monitorare gli impatti ambientali e sociali lungo la catena del valore.

 

    • Integrare nel bilancio di sostenibilità informazioni su fornitori, partner e clienti.

 

    • Dimostrare come le proprie operazioni influenzano il cambiamento climatico e i diritti umani lungo tutta la filiera.

L'ESRS 1 e l'ESRS 2 stabiliscono i principi generali del reporting sulla Value Chain, mentre standard settoriali specifici approfondiscono i requisiti per le varie industrie.

VSME e la Value Chain:

Le PMI, pur non obbligate agli stessi livelli di disclosure delle grandi imprese, beneficiano del VSME per:

    • Definire un framework di reporting sostenibile.

 

    • Rafforzare la trasparenza nella supply chain.

 

    • Creare vantaggi competitivi migliorando la sostenibilità aziendale.

Implicazioni Normative.

Le aziende operanti in Europa devono adattarsi alle nuove regolamentazioni, che richiedono:

    • Dovuta diligenza nella supply chain: monitoraggio dei fornitori per garantire pratiche etiche e sostenibili.

 

    • Trasparenza obbligatoria: la non conformità può portare a sanzioni e danni reputazionali.

 

    • Allineamento con il Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), che impone obblighi di responsabilità lungo la Value Chain.

 

Implicazioni Strategiche.

Integrare la Value Chain nella strategia aziendale consente di:

    • Migliorare la resilienza: anticipare rischi ambientali e sociali riducendo la vulnerabilità operativa, nonché rischi economici, legati all’analisi economico finanziaria degli appartenenti alla catena del valore.

 

    • Ottimizzare i costi: una supply chain sostenibile spesso comporta riduzioni di sprechi e maggiore efficienza.

 

    • Aumentare la competitività: i consumatori e gli investitori privilegiano aziende con solide strategie ESG.

 

    • Facilitare l’accesso ai finanziamenti: gli istituti di credito e i fondi di investimento favoriscono aziende allineate agli standard ESG.

La Value Chain non è più solo un concetto di gestione operativa, ma un elemento chiave per la compliance normativa e la strategia d’impresa. Le aziende che integrano la sostenibilità lungo la loro catena del valore non solo rispettano le nuove regolamentazioni, ma costruiscono un vantaggio un sistema di analisi che permette di effettuare scelte operative ben definite, che guardano con occhio attento alle conseguenze di lungo periodo.